FAMIGLIA E SOCIALE – DIPARTIMENTO

Provveditore Generale: ANNA MARIA PRADA
e-mail: dipartimentofamigliaesociale@mlnv.org
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Con riferimento all'art.C1 … Il Popolo Veneto, consapevole che la propria forza e dignità si commisura al benessere dei più deboli dei propri membri, promuove e concorre a garantire loro la soddisfazione dei primari bisogni umani, quali:
– il diritto alla vita (nascita e morte)
– il diritto al nutrimento
– il diritto all’abitazione
– il diritto all’igiene e alla salute
– il diritto al riposo
– il diritto alla sicurezza personale
– il diritto alla giustizia
– il diritto all’istruzione e allo studio
– il diritto al benessere della persona
– il diritto alla famiglia
– il diritto al lavoro
– il diritto alla proprietà privata
– il diritto all’identità personale
– il diritto alle relazioni sociali
– il diritto alla libera circolazione e di viaggiare
– il diritto alla dignità e alla reputazione personale
– il diritto all’affermazione individuale, professionale e sociale
– il diritto e la libertà di culto
LA SCALA DEI BISOGNI UMANI
Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell'individuo) ai più complessi (di carattere sociale).
L'individuo si realizza per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.
Questa scale è conosciuta come "La piramide di Maslow".
  1. bisogni fisiologici (fame, sete ecc…)
  2. bisogni di salvezza, sicurezza e protezione…
  3. bisogni di appartenenza (affetto, identificazione…)
  4. bisogni di stima, di prestigio, di successo…
  5. bisogni di realizzazione di sè (realizzazione della propria identità, delle proprie aspettative e occupazione di una posizione soddisfacente nel gruppo sociale)
Sono giunte critiche a questa scala di identifiazione, perché semplificherebbe troppo i reali bisogni dell'uomo e, soprattutto, il loro livello di importanza.
La scala sarebbe perciò più corretta in tgermini prettamente funzionali alla semplice sopravvivenza dell'individuo che in termini di affermazione sociale.
Altre critiche vertono sul fatto che la successione dei livelli potrebbe non corrispondere ad uno stato oggettivo condivisibile per tutti i soggetti.
 

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