AMBIENTE E TERRITORIO

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La Repubblica Veneta promuove e tutela l’ecosistema nazionale e mondiale in tutti i suoi aspetti e in proposito il Dipartimento dell'Ambiente è preposto all’attuazione della politica ambientale.

AMBIENTE E TERRITORIO – ANALISI INTRODUTTIVA
Il Dipartimento dell'Ambiente si avvale in particolare dei sottoindicati Provveditorati Generali:
 
EMERGENZE AMBIENTALI (distaccato operativamente presso il COF)
Il Dipartimento adotta una politica ambientale mirata a garantire l'equilibrio dell'ambiente naturale al fine di preservare gli ecosistemi e la vita.
Attraverso il monitoraggio, lo studio e nel caso la rimozione stessa delle cause derivanti dall'attività umana, il Dipartimento dell'Ambiente mira a limitare l'interferenza nei fattori ambientali che provocano problematiche quali:
– l'inquinamento
– l'effetto serra ed il riscaldamento globale
– il buco nell'ozono
– la deforestazione e la desertificazione di alcune aree
– le piogge acide
– l'estinzione di specie viventi
 
AREE NATURALI PROTETTE
Il Dipartimento dell'Ambiente, in collaborazione con i distretti e le contee interessate designa le aree naturali protette garantendone il livello di protezione per la conservazione della natura e del suo equilibrio, nonché per il rifugio, la sosta e la riproduzione della fauna selvatica.
La politica del Dipartimento dell'Ambiente mira anche a sviluppare un concetto di conservazione ambientale esteso anche a territori antropizzati (cioè manipolati dall'intervento umano allo scopo di conformarlo e modificarlo) che si vogliono recuperare e ai siti urbani di particolare valenza, partendo dal concetto di sviluppo sostenibile… si pensi per esempio ai parchi archeologici destinati a conservare e valorizzare beni di rilevante valenza storica.
Non da ultimi vanno tenuti in considerazione i parchi marini, costituiti dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere.
 
GESTIONE DEI RIFIUTI
Al fine di ridurre gli effetti sulla salute dell'uomo e sull'ambiente, il Dipartimento promuove, sostiene e adotta una politica gestionale dell'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro sorte finale:
– eliminazione o limitazione dei materiali d'imballaggio
– la raccolta
– il trasporto
– il trattamento (riciclaggio o smaltimento)
– il riutilizzo dei materiali di scarto.
– recupero di risorse.
In linea di massima, l'attività di raccolta e del trasporto dei rifiuti, è sostenuta a livello distrettuale, mentre il riciclaggio e lo smaltimento viene gestito a livello di contea.
Nell'ambito della gestione dei rifiuti rientra anche quello relativo al sistema di fognatura inteso come il complesso di canalizzazioni per raccogliere e smaltire lontano da insediamenti civili e/o produttivi le acque superficiali (meteoriche, di lavaggio, ecc.) e quelle reflue provenienti dalle attività umane in generale, la cui raccolta e trasporto è di competenza distrettuale e lo smaltimento e depurazione a livello di contea.
 
CONTROLLO E LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE
Particolare attenzione è destinata all'antropizzazione delle acque che si possono inquinare non solo attraverso i corsi fluviali ma anche con i prodotti inquinanti dell'attività umana sul suolo quali:
– scarichi urbani (residui derivanti dalle attività domestiche di tutti i giorni: lavaggi, cucina, ecc.)
– allevamenti animali (il cui contributo inquinante è dato dagli escrementi molto concentrati che contengono nitrati)
– scarichi industriali (che impiega moltissima acqua per produrre merce, lavare i prodotti finiti e le attrezzature, raffreddare i macchinari, rigettando spesso l'acqua nei fiumi senza un trattamento adeguato, anche con gravi conseguenze… si pensi all'inquinamento determinato da metalli pesanti, mercurio, piombo, cadmio, ossidi metallici…petrolio e derivati)
– attività agricola (attraverso l'uso di diserbanti, pesticidi e fertilizzanti che provocano accumuli eccessivi di sostanze come azoto, DDT, e altre sostanze create che scendono fino alla falda o si accumulano nei fiumi).
L'attività di controllo e depurazione delle acque e delle falde acquifere è quindi fondamentale.
 
CONTROLLO E LA DEPURAZIONE DELL'ARIA
Il Dipartimento dell'Ambiente adotta una politica molto severa in merito alle sostanze tossiche che continuano ad essere immesse nell'atmosfera dai processi di combustione, che avvengono nelle industrie, negli impianti di riscaldamento e nei trasporti, con l'immissione di ingenti quantità di anidride carbonica, di anidride solforosa e di biossido di azoto.
Il Dipartimento ha il compito pertanto di prevenire la grave alterazione degli equilibri ambientali quali l'effetto serra, il buco dell'ozono, le pioggie acide.
 
CONTROLLO E LA DIFESA DEL SUOLO
Il Dipartimento dell'Ambiente adotta una politica integrale a difesa del suolo e del sottosuolo anche rispetto al suo recupero.
La politica del Dipartimento è destinata alla salvaguardia dell'ambiente rispetto ad ogni ambiente costruito, quali gli insediamenti urbani, quelli agricoli, quelli industriali, ogni tipo di infrastruttura e attrezzatura, le ferrovie, le strade…
Non si tratta solo dell'impatto ambientale in ogni suo aspetto, estetico e di sfruttamento ma anche della modifica dell'ambiente naturale, rimodellato secondo le esigenze umane e che spesso provoca veri e propri mutamenti ambientali.
 
MORFOLOGIA URBANA
Il Dipartimento dell'Ambiente sviluppa la propria politica anche con riferimento allo studio della morfologia urbana indagando e studiando le agglomerazioni urbane, della loro formazione e della loro trasformazione, ossia delle linee fondamentali dello sviluppo del tessuto urbano, al fine di compredere la struttura soggiacente a aree metropolitane, città, paesi e villaggi, esaminando gli schemi degli elementi che la compongono, come parte del processo del loro sviluppo.
La politica ambientale del Dipartimento mira a sviluppare processi di urbanizzazione compatibili con il territorio e il contesto naturale.
 
GEOMORFOLOGIA
Il Dipartimento dell'Ambiente sviluppa la propria politica ambientale anche in riferimento alla geomorfologia quale branca della geografia fisica che studia la morfologia della superficie della Terra, cioè le forme che costituiscono il rilievo del territorio, investigandone l'origine e l'evoluzione.
In particolare, studia le correlazioni tra la morfologia del terreno, le sue caratteristiche litologiche e gli agenti che lo hanno modellato.
La Geomorfologia studia inoltre la storia e la dinamica del territorio al fine di predirne i futuri cambiamenti attraverso la combinazione di osservazioni, esperimenti fisici, e modelli matematici.
Tale disciplina è praticata anche nella geodesia, nella geologia, e nell'ingegneria ambientale.
La superficie terrestre si modifica in risposta agli agenti fisici che insitono su di essa, siano essi di origine naturale e/o antropica combinazione tra processi naturali e antropogeografici.
Il territorio viene modellato attraverso il sollevamento delle placche tettoniche e il vulcanismo.
La spoliazione del territorio avviene anche attraverso l'erosione e il mass wasting, che produce sedimenti trasportati e depositati altrove all'interno del territorio o al largo.
Il territorio viene inoltre modificato da fenomeni di subsidenza, sia a causa di cambiamenti della tettonica sia dovuti ai depositi sedimentari.
Questi processi sono a loro volta influenzati in modo diverso dal clima, dall'ecologia e dall'attività umana.
Altri settori particolari della geomorfologia sono rappresentati, ad esempio: dallo studio e previsione delle frane, dalla dinamica fluviale e della loro relativa messa in sicurezza, dalla protezione delle coste e così via.

 

 

 

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